Materia e non materia, ecco che appare la figura di una donna nel tempo maturo rappresentata da segni in movimento ondulatori, il mutamento immutabile che avvolge e
scorre senza fine della realtà. Sono presenti nella donna due vortici posizionati uno sul cuore, ciò che la materia ha raccolto, e l’atro sul ventre ciò che ha
generato.
Nella natura umana risiede l’impulso di trarre informazioni e interagire con l’ambiente, la curiosità spinge la materia con atto gestuale portando l’attenzione verso la non materia. Un vortice
che rigenera purifica, che quasi respinge e attrae verso l’infinito, con giochi di chiaro e scuro, visti non in opposizione, tra le due parti dell’opera, in sinergia verso unico percorso armonico
di tutte le cose.
Tiziana Sala